Le risorse finanziarie delle Istituzioni Scolastiche possono essere concesse da diversi soggetti, sia pubblici che privati. Tra questi il principale è lo Stato, come previsto dall’art. 1 comma 11 della L. 107/2015. Questi concede due tipi di fondi: quello ordinario, che costituisce la parte più corposa del finanziamento statale, decisa di concerto tra MIUR e MEF, ed il fondo perequativo, di consistenza varia ed eventuale a seconda di una serie di parametri quali il numero di alunni iscritti, la situazione geo-economica del territorio e altri. Tali fondi sono assegnati nella quota comprendente il periodo che va da settembre a dicembre, oltre all’indicazione fatta all’Istituto Scolastico sui fondi che arriveranno nel nuovo esercizio finanziario (entro febbraio), per coprire il periodo corrispondente al restante anno scolastico, ovvero il periodo che va da gennaio ad agosto. Tale procedimento si rivela necessario in quanto l’anno finanziario in vigore per tutte le amministrazioni statali, non coincide con l’anno scolastico. In tale maniera ogni Istituto Scolastico può elaborare un Piano Triennale dell’Offerta Formativa, predisposto per gli alunni e le famiglie, con cognizione di causa, cioè conoscendo i fondi di cui potrà disporre, e organizzandosi di conseguenza.
Altri fonti di finanziamento sono il Comune, la Regione, l’Unione Europea e i privati. Nonostante l’istruzione abbia carattere gratuito, come previsto dall’art. 34 Cost., questi ultimi sono liberi di elargire contributi su base volontaria, siano essi persone fisiche o giuridiche (imprese, organizzazioni, comitati…).
Tutti i suddetti finanziatori possono scegliere la “forma” dei fondi concessi all’istituto scolastico, ovvero se vincolarli ad un determinato uso (progetto, riqualificazione area, intervento di edilizia scolastica…) o lasciarne la libera gestione all’Istituto Scolastico (in questo caso vengono detti fondi non vincolati).
Per quanto riguarda i PON, essi sono una forma di finanziamento dell’Unione Europea, volto a molteplici fini quali, per esempio, la riduzione della dispersione scolastica o alla riqualificazione di territori siocio-economicamente difficili. Tali finanziamenti vengono concessi alle Scuole degli Stati membri richiedenti, per il periodo che va dal 2014 al 2020. Le scuole che ottengono tali finanziamenti sono vincolate ad utilizzarli per conseguire il fine per il quale sono stati concessi. I PON sono divisi, infatti, in moduli molto diversi tra loro, e alla concessione di tali finanziamenti deve addivenire la realizzazione degli specifici moduli per i quali sono stati concessi.