Le guerre civili lasciano sempre delle ferite enormi nel popolo che le ha affrontate. Non superate, forse non si superano mai, affrontate è il termine più corretto a nostro giudizio.
Basti pensare alle macerie ingombranti della Repubblica Sociale Italiana, al maresciallo Peten in Francia, tutte le dittature che presto o tardi il popolo decide di rovesciare.
E i simboli degli sconfitti? E chi ci ha creduto, nonostante la sconfitta, chi ci crede ancora?
Una ramificazione di questo discorso l’hanno affrontato gli americani, protagonisti di quella che sarebbe stata ricordata come la guerra di secessione.
Questa guerra civile, da un certo punto di vista fondante nella storia degli Stati Uniti, come è noto, si è combattuta dal 1861 al 1865 e vide contrapporsi gli stati del Nord, capitanati dal presidente Abraham Lincoln, e gli stati Confederati del Sud, capitanati dal generale Lee.
Il presidente americano aveva proibito, con grande ritardo rispetto al resto del mondo occidentale, la schiavitù. Questo non piacque ai sudisti, che basavano la loro economia sulle piantagioni di cotone, impiegando schivi neri su larga scala.
Gli stati del Sud si allearono tra loro, formando la così detta unione degli “Stati Confederati d’America” e marciarono verso il Nord, contro il resto degli stati che appoggiarono il presidente regolarmente eletto tra i repubblicani, tra l’altro. La guerra fu molto violenta e alla fine prevalsero i nordisti, più moderni e progressisti, rispetto al mondo dei sudisti, formato, non solo da schiavisti, ma, più in generale, da conservatori ancora legati al vecchio mondo agricolo.
Questi due mondi ancora oggi si contrappongono. Che senso dare, dunque, a chi usa ancora la bandiera sudista (la croce trasversale blu stellata, detta croce sudista, su campo rosso)? Hanno ragione quei soggetti che si sentano offesi dallo sventolare di quel vessillo?
Su questa delicatissima questione è intervenuta anche la Corte Suprema, che specificò: “L’uso della bandiera confederata è spesso controverso. Molte persone la usano ancora come simbolo dell’eredità e dell’orgoglio del Sud, ma soprattutto al di fuori degli stati del Sud il vessillo è considerato generalmente offensivo per molti americani. Tuttavia, visto l’uso che le persone non estremiste continuano a farne, la bandiera non deve essere considerata di per sé un simbolo razzista.”